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29.10.2017

attraverso il vedeggio - mostra curata da I2A

Museo Plebano
Agno

Apertura dal 17.03.2016  al 29.10.2017, giovedì e domenica dalle 16:00 alle 19:00

Il Museo plebano riapre le sue porte per il biennio 2016-2018 e lo fa in collaborazione con i2a istituto internazionale di architettura di Lugano, che cura una mostra in divenire dal titolo Attraverso il Vedeggio. Frutto del programma di ricerca infrarealities, che per 3 anni ha impegnato 14 ricercatori, 11 università, 18 workshop a cui hanno partecipato 200 studenti di provenienza internazionale, la mostra illustra in particolare una rete di percorsi di mobilità dolce (pedonali e ciclo-pedonali) che sfocia in un progetto in grado di connettere con facilità il LAC a Lugano e la Strada Regina sul Piano del Vedeggio.
Il carattere in divenire dell’esposizione si manifesta attraverso un allestimento che verrà costruito nel corso dei mesi grazie al contributo degli studenti delle scuole della regione e delle persone che parteciperanno ai laboratori di mediazione culturale previsti.

Il tema

infrarealities è un programma di studio incentrato sulle infrastrutture e sul paesaggio urbano che ha l’obiettivo di definire gli strumenti di sviluppo e gestione del territorio utili all’ente pubblico, a organizzazioni private o istituzioni accademiche. I risultati di una ricerca condotta all’interno di questo programma tra il 2011 e il 2014 sul Piano del Vedeggio stanno alla base della mostra presso il Museo plebano, che ha accolto con entusiasmo la proposta di i2a istituto internazionale di architettura, promotore dello studio, di offrire alla popolazione uno sguardo inedito e propositivo sui luoghi in cui vive.
L’architetto Jachen Könz, che è stato responsabile di infrarealities e ha curato l’allestimento presentato presso il Museo plebano, introduce così il percorso intrapreso: “Durante questo ciclo di studi si è dapprima lavorato sulla trasformazione ed estensione della linea ferrovia Lugano – Ponte Tresa in un sistema ferro-tramviario che attraversi ed unisca il Piano del Vedeggio con la città di Lugano. Reinterpretando in termini di tracciato il progetto dell’amministrazione pubblica, si è così sviluppata l’idea di una stazione intermodale a Molinazzo e si è tematizzato il fiume Vedeggio come elemento capace di strutturare il traffico lento in opposizione a quello veicolare posto al limite ovest del Piano. A partire da questo asse strutturante” – prosegue l’architetto – “si sonopoi sviluppati dei tracciati traversali al Piano -oggi frammentato da un’infrastruttura pesante quale l’autostrada- in modo da ricollegarne in termini fisici e percettivi le due sponde e dotarlo di un vero e proprio sistema di mobilità lenta (pedonale e ciclabile)”. Una rete che con piccoli interventi mirati collega, grazie ad una rete di mobilità ciclo-pedonale, il LAC alla Strada Regina, in un circolo virtuoso che può portare benefici sia al pubblico che al privato.
Disegni, modelli, fotografie e varie pubblicazioni qui in mostra costituiscono questo importante lavoro di analisi e di progetto e pongono il territorio del Vedeggio come caso studio su cui si è concentrata questa sperimentazione di strategie e modelli operazionali, replicabili e declinabili anche in altri contesti.

La mostra

Il progetto curatoriale di i2a intende coinvolgere differenti fasce di pubblico, da quelle di settore alle scuole, fino al resto della cittadinanza, in una riflessione collettiva sul futuro del Piano del Vedeggio. Il progetto ha quindi un duplice carattere: quello dell’esposizione (come accennato sopra) e quello del laboratorio in divenire.
La mostra quindi si struttura in due sezioni, differenti ma complementari: la prima include una selezione del materiale prodotto da studenti e ricercatori in residenza in occasione della ricerca infrarealities; la seconda parte invece sarà delineata in progress durante il corso della mostra e si comporrà man mano del materiale prodotto durante i laboratori didattici con le scuole e i laboratori di mediazione cultura programmati.
Questa duplice operazione consente di offrire un’esperienza culturale aperta contemporaneamente al pubblico specialistico e a quello generico, con l’intento di far incontrare e incrociare sguardi, saperi, desideri e ambizioni nella costruzione collettiva di un Vedeggio del futuro. Conoscere e riconoscere il proprio territorio è, infatti, un modo per appropriarsene, prendersene cura e sentirsi responsabili a tutte le età in maniera diversa del futuro del proprio ambiente. La mostra verrebbe a configurarsi quindi come un laboratorio vivente ed attivo, fuori e dentro il Museo plebano, che ha la doppia finalità di attrarre visitatori e di spingerli contemporaneamente verso l’esplorazione dei luoghi che li circondano.

 http://www.i2a.ch/it/?cat=23&article=4607