Il contesto urbanistico a margine del Pian Faloppia è caratterizzato dal tracciato curvilineo dei binari delle ferrovie e da due assi stradale ortogonali. L’edificio proposto per il centro federale d’asilo segue la ferrovia, e presenta una piega in relazione al ponte cavalcabinari, riprendendo il sistema ortogonale stradale e degli edifici sviluppatosi lungo di essa. Delimitando i binari a nord viene a crearsi un ampio spazio a sud, dedicato all’accesso e ad un ampio parco giardino. Dalla piega dell’edificio lineare viene ad articolarsi l’appoggio del ponte e un secondo spazio giardino, a nord. Dall’inserimento di un edificio sostanzialmente abitativo all’interno di un’area industriale ne segue una particolare attenzione agli spazi esterni.
Il centro d’asilo tra luogo di accoglienza e necessità di sicurezza Un centro d’asilo vuole essere un luogo di accoglienza che allo stesso momento richiede una serie di provvedimenti di controllo e di sicurezza. Avrà un’utenza culturalmente eterogenea, che nel tempo potrà variare nella composizione. Per questi motivi si prevede la possibilità di suddivisioni interne, che dovranno essere il più flessibile possibile. Da queste considerazioni nasce la proposta di un edificio lineare con doppio corridoio, principio che si presta ad una grande flessibilità pur mantenendo un aspetto di unitarietà.
Spazi di riferimento e aree distinte Dato l’importante numero di utenti che dovranno passare molto tempo all’interno del comparto, si prevedono all’interno dell’edificio degli spazi di riferimento e delle aree distinte, sviluppati nella parte centrale, contenuta tra i due corridoi: patii verticali con dei giardini, una grande terrazza al 1° piano ed ampi vani scale, tutti ben illuminati zenitalmente. I soggiorni sono in relazione agli spazi verticali, mentre sui finali vi sono delle piccole terrazze di piano. I corridoi, oltre che doppi, sono ben dimensionati, in relazione agli spazi verticali di riferimento.
Inoltre, all’esterno, si distinguono tre aree di giardino, a nord, est e a sud. Doppio corridoio e principio lineare per garantire una grande flessibilità L’area compresa tra i due corridoi contiene oltre agli spazi verticali di riferimento i nuclei delle infrastrutture verticali, permettendo la distribuzione lungo i corridoi. Due ampi vani con scale raddoppiate, generosamente dimensionate e illuminate da luce zenitale, permettono di accedere ad ogni piano da 4 porte, con la possibilità di controlli differenziati di accesso in comparti distinti. Il principio lineare permette una grande flessibilità di suddivisione delle parti, adattabili nel tempo con semplici mezzi, senza sconvolgere l’edificio; prevale comunque la percezione di un edificio unico.
Materiali I piani inferiori sono previsti in cemento armato facciavista mentre i due piani superiori, quelli delle camere, sono in legno, rivestiti all’esterno in lamiera di rame. Gli interni potranno essere rivestiti di resistenti pannelli cementizi o anche di legno.