Per accogliere il programma del Palazzo del Cinema, l’attuale palazzo ex-scuole comunali, di precisa ubicazione urbanistica e specifica tipologia architettonica, dovrebbe essere sventrato, ciò che equivale alla demolizione. Inoltre, il fatto che l’edificio si accavalla al di sopra della torre del vecchio muro del castello rappresenta un suo grave difetto. Questi due fatti giustificano una nuova edificazione che riesce a cogliere il grande potenziale del luogo.
Di pianta quadrata, il nuovo edificio sviluppa i suoi rapporti spaziali tramite la sua sezione. I ruderi nascosti delle muraglia del castello visconteo, messi parzialmente in evidenza nell’ambito della costruzione della rotonda, saranno ricuperati in un sito archeologico che unisce lo spazio pubblico tra castello, rotonda e Palazzo del Cinema.
L’edifico del Palazzo del Cinema è caratterizzato da un massiccio volume murario inferiore, con riferimento al castello e al muro della strada d’accesso, e da un leggero ed elegante corpo di copertura aggettante. Tra i due volumi vi è un vuoto, una piazza coperta rialzata. Il corpo di copertura unisce lo spazio della piazza rialzata con il sito archeologico e, con la sua parte aggettante, diventa una facciata orizzontale che si proietta sulla rotonda. Il pianterreno, contiguo con lo spazio pubblico della città, è caratterizzato dal sito archeologico coperto, il quale si attraversa con un ponte per accedere al foyer delle sale cinematografiche. Il volume contenente le sale cinematografiche diventa zoccolo della piazza rialzata: una grande terrazza proiettata sulla rotonda e sulla città, un nuovo luogo d’incontro.